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La presidente di Linea Rosa Bagnara: “L’AI è lo specchio della nostra cultura”

By 16 Gennaio 2024News

Riportiamo l’intervista rilasciata dalla presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara al giornalista Andrea Tarroni, pubblicata sul Corriere di Romagna di domenica 7 gennaio 2024.

Bagnara commenta le critiche rivolte in questi giorni all’azienda riminese Prime Cleaning, additata di aver mercificato il corpo delle donne con un calendario regalato ai/alle dipendenti. Polemiche a cui il presidente di Prime Cleaning, Giulio D’Angelo, aveva risposto chiarendo che il calendario era stato redatto con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e non per sua iniziativa creativa.

Bagnara (Linea Rosa): “Non sono sorpresa, l’intelligenza artificiale è specchio della nostra cultura”

Corriere di Romagna | domenica 7 gennaio 2024

«L’intelligenza artificiale si riferisce, soprattutto, ai dati che ritrova in rete. E se questo calendario si trova ad avere una simile impronta, è chiaro che per invertire la tendenza sul retaggio che abbiamo, necessiteremo di tempo e impegno». Ad Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa, era già capitato di prendere posizione su un calendario, trovando un’eco che andò molto oltre i confini romagnoli. Era il 2011 e Oliviero Toscani era l’autore delle foto con cui il “Consorzio vera pelle conciata al vegetale” firmava i propri dodici mesi: «Erano foto di vulve. Mai state scandalizzate dal nudo, ma dalla mercificazione del corpo femminile certamente sì. E quindi come “Dire” , ovvero l’associazione nazionale Donne in rete contro la violenza – ricorda Bagnara -, di cui fui la prima presidente, promuovemmo una determinata campagna contraria». Certamente un ambito differente rispetto a quello dell’oggetto di merchandising distribuito ai clienti dalla Prime Cleaning, rispetto al quale Bagnara ammette di «non essere stupita. L’utilizzo stereotipato della donna e la divisione rigida dei ruoli è qualcosa che vediamo eccezionalmente presente anche nella pubblicità di oggi. L’immaginario della “donna del focolare”  con la scopa in mano cui l’intelligenza artificiale attinge è ancora predominante».
La pubblicità però può inviare anche messaggi positivi: «Mi ha colpito quella di Sapir, con la donna gruista e alla scrivania dello studio di ingegneria. “Cerchiamo persone e competenze, non uomini e donne, mi sembra l’approccio giusto».