Skip to main content

Dieci video pillole dedicate ai temi fondamentali legati alla violenza di genere

Su proposta del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG), il Comune di Ravenna ha inserito nel Piano delle azioni positive 2024-2026 una formazione specifica del personale sul tema della violenza di genere e del trattamento degli uomini violenti.

Il Centro Antiviolenza Linea Rosa, che da anni gestisce, in convenzione con il Comune, il Centro di prima accoglienza e tre case rifugio, in qualità di esperto sul tema, ha proposto la realizzazione di “video pillole” in grado di fornire con brevi cortometraggi formazione/informazione sul tema.

I dieci filmati interessanti e preziosi, che illustrano i temi fondamentali legati alla violenza di genere, saranno a disposizione del personale del Comune di Ravenna che entra in contatto con donne vittime di violenza.

Le pillole, inoltre, saranno consultabili anche sul sito di Linea Rosa, e possono essere un valido materiale per chiunque volesse approfondire la materia. In particolare le video pillole trattano i temi relativi ai tipi di violenza, al ciclo della violenza, all’accoglienza e all’ospitalità di donne e minori vittime di maltrattamenti.

I cortometraggi sono stati realizzati con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, grazie al regista Gerardo Lamattina, che da anni collabora a progetti sul tema della violenza di genere, intervistando direttamente le operatrici del centro antiviolenza.

Il progetto è stato ideato e curato dalla vicepresidente di Linea Rosa Monica Vodarich, in stretta collaborazione con il CUG e l’unità organizzativa Organizzazione, qualità e formazione del Comune di Ravenna.

“Occorre investire maggiormente – ribadisce l’assessora alle Politiche e cultura di genere Federica Moschini – sulla cultura e sulla formazione e informazione, per sconfiggere definitivamente la piaga della violenza sulle donne. Per vincere questa battaglia è necessario un cambiamento nel nostro modo di agire, con interventi che vedano le istituzioni sempre più attive e preparate ad affrontare il cambiamento culturale necessario”.