TrasFormare
Progetto che verrà realizzato negli anni 2025-2026 con il contributo dalla Regione Emilia-Romagna.
Partner: Comune di Ravenna, Comune di Cervia, Comune di Russi, Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini
Progetto che verrà realizzato negli anni 2025-2026 con il contributo dalla Regione Emilia-Romagna.
Partner: Comune di Ravenna, Comune di Cervia, Comune di Russi, Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini
Obiettivi specifici
Gli obiettivi specifici si differenziano nelle diverse scuole coinvolte e sono più precisamente:
a) Nido e scuola materna.
In questo progetto i destinatari sono i genitori e l’obiettivo principale e quello di fornire ai/alle partecipanti stimoli per elaborare nuove modalità relazionali orientate a principi di rispetto, parità e responsabilità.
b) Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
Esplorare il fenomeno del bullismo attraverso la lente del genere, ovvero cercando di capire come le differenze socioculturali tra il maschile e il femminile entrino in gioco negli episodi di violenza tra pari.
c) Scuola secondaria di secondo grado.
Comprensione del rapporto di consequenzialità tra la diffusione degli stereotipi di genere, femminili e maschili, e la vastità del fenomeno della violenza sessuata. Inoltre, si analizzerà come questi stereotipi vengano ripetuti e rafforzati anche nella pubblicità online e nei contenuti digitali, utilizzando strumenti come i social media e le nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale. Questo approfondimento è importante, considerando quanto questi mezzi siano pervasivi tra i giovani delle scuole superiori e influenzino profondamente la loro percezione e le loro idee sulla realtà.
Analisi di contesto
L’obiettivo generale di questo progetto è quello di promuovere una cultura di genere capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile, di combattere gli stereotipi, rivolgendosi
principalmente ai giovani. Negli anni passati abbiamo iniziato ad esplorare un lavoro con i ragazzi e le ragazze utilizzando nuovi linguaggi: quelli del cinema e dei social-network. I social network, tanto amati dai giovani di tutto il mondo sono uno strumento formidabile, ma è importante conoscerlo bene e sfruttarne le potenzialità per veicolare messaggi che non alimentino la violenza sulle donne e che possano sradicare alcuni degli stereotipi che sono alla base della stessa. In questo lavoro è emersa, soprattutto dai genitori e dagli insegnanti la necessità di esplorare il mondo della pubblicità che ci propone modelli femminili e maschili che possono attirare l’attenzione di ragazze e ragazzi e rappresentare fonte d’ ispirazione su come si vorrebbe diventare “da grandi”, oltre ad indurre a riflettere su come si è. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un progressivo allentamento dei confini tra le tradizionali categorie di genere anche se i messaggi diffusi sono spesso profondamente ambivalenti; per esempio, nuovi stereotipi e confini minano un’effettiva valorizzazione del genere femminile. Infatti, se una donna è in carriera spesso è perfida e/o non ha successo in amore, se è una bella donna allora non viene presentata come intelligente. I messaggi veicolati dai media sono di conseguenza confusi: le bambine e le ragazze sono sollecitate a puntare in alto, a fare carriera, a essere pari agli uomini e, al tempo stesso, sono spinte a capitalizzare la propria bellezza, ad affinare la capacità di sedurre gli uomini e, in fondo, ad accettare un ruolo subalterno. Invece, sempre secondo i media, i giovani spettatori possono scegliere tra più modelli di maschilità, ma, se non hanno successo sul lavoro e non sono di bella presenza, saranno sicuramente penalizzati, anche in amore. I valori più diffusi dai media e dai social sono bellezza, ricchezza e fama e si può sostenere che la gerarchia di potere tra uomini e donne è stata solo apparentemente scalfita.
Ambito territoriale del progetto
Il territorio di attuazione del progetto coincide con il Distretto Socio-Sanitario che comprende i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Attraverso la progettazione integrata all’interno dei Piani di Zona, si lavora per strutturare interventi che rispettino le esigenze specifiche dei diversi territori con un approccio volto a potenziare la rete di servizi. Ravenna, secondo comune per estensione territoriale, con 40 km di costa e 162 mila abitanti, Cervia con 9 km di spiaggia e 29.000 abitanti, Russi con 13 mila abitanti per un’area di 46 km quadrati. Ravenna, dal 2011 è uno dei comuni pilota del 1522 e Cervia ha partecipato alla realizzazione del progetto Rete Adria, promosso dal Comune di Roseto degli Abruzzi, finanziato dal DPO. Tutti e tre i comuni hanno una convenzione con Linea Rosa per il sostegno a donne che subiscono violenza.
Esigenze e bisogni individuati e rilevati a livello territoriale
Il centro antiviolenza in oltre trent’anni di attività è diventato un punto di riferimento per i dirigenti scolastici e gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado per chiedere lo svolgimento di attività formative sul tema della parità di genere, delle pari opportunità, del rispetto di se’ e dell’altro. Le/gli
insegnati si trovano ad affrontare sempre più spesso episodi di intolleranze e discriminazione e sono consapevoli che solo un lavoro strutturato con i/le bambini/e e i /le ragazzi/e può innescare un vero cambiamento culturale. Negli anni passati siamo state inoltre contattate di frequente da asili nido e scuole materne per un lavoro formativo da realizzare con i genitori dei bambini e delle bambine sul tema della ricaduta che relazioni spesso “violente” verbalmente possano incidere sulla crescita e sull’equilibrio dei loro figli.
Proposta progettuale
a) Progetto rivolto ai Nidi e scuole Materne. Ciclo di incontri che coinvolgeranno gli/le insegnanti e i genitori dei bambini e delle bambine che frequentano il nido e la scuola materna. Nelgi incontri verranno presi in esami aspetti quali l’educazione socioaffettiva, gli stereotipi, i pregiudizi, l’aggressività, il rispetto reciproco e i ruoli di genere, la ricerca di soluzioni non violente ai conflitti che possono insorgere nei rapporti interpersonali e focalizzando l’attenzione sul diritto all’integrità personale. Questi argomenti saranno trattati a partire dall’esperienza e dai vissuti dei genitori che, attraverso gli stimoli che verranno loro proposti, potranno condividerle e vivere un’esperienza di confronto con gli altri genitori. Gli incontri laboratoriali affronteranno le seguenti tematiche: comunicazione non violenta in ambito familiare, trasformazione della mascolinità, genitorialità paritaria ed empatica, violenza di genere e dinamiche familiari, violenza assistita: i bambini cosa percepiscono?
b) Progetto rivolto alla scuola primaria e secondaria di primo grado. Laboratori rivolti agli studenti e alle studentesse che li guidino ad esplorare il fenomeno del bullismo attraverso la lente del genere, ovvero cercando di capire come le differenze socioculturali tra il maschile e il femminile entrino in gioco negli episodi di violenza tra pari.
c) Progetto rivolto alla scuola secondaria di secondo grado Laboratori rivolti agli studenti e alle studentesse per l’analisi critica della comunicazione pubblicitaria sessista ed approfondimenti sugli stereotipi femminili sessisti tradizionali, in particolare quello della donna come “angelo del focolare domestico” e quello della donna come “oggetto di possesso”. Negli incontri, attraverso stimolanti esercitazioni visive e pratiche, si porteranno i partecipanti e le partecipanti a comprendere come la violenza sessuata risulti ancora oggi possibile perché troppo speso legata ad un immaginario sessista, dove la donna viene concepita come soggetto inessenziale, che non si basta per giustificare la propria presenza, in quanto funzionale a ragioni esterne da sé. Questa mancanza di titolarità della propria soggettività viene costantemente riprodotta e mantenuta in vita proprio dai due stereotipi sopra citati, che danno caratterizzazione alla quasi totalità delle pubblicità sessiste in circolazione nel nostro panorama mediatico.
Risultati attesi
I risultati che si desidera raggiungere sono differenziati in relazione alla tipologia di destinatari raggiunti:
– Genitori: Trasformazione della mascolinità e coinvolgimento dei padri in una genitorialità paritaria, condivisa ed empatica. Spazio di accoglienza e condivisione privo di giudizio per poter rivalutare e rileggere i problemi e le difficoltà legati al ruolo imposto dalla società in tema di maternità.
-Insegnanti: maggiore attenzione verso una sensibilizzazione diretta e una maggiore equità di ruoli tra maschi e femmine e introduzione nella attività scolastiche rivolte a studenti e studentesse di contenuti volti a promuovere una concezione sempre più paritaria delle differenze di genere, includendo le donne come figure autorevoli nelle discipline curriculari.
-Studenti e studentesse: aiutare gli studenti a riflettere sulla tematica della discriminazione di genere, violenza, sui comportamenti aggressivi e sulle molestie sessuali alle donne e sui soggetti deboli e sulle eventuali strategie di prevenzione e difesa. Aiutare gli studenti a comprendere che le qualità positive o negative di ogni individuo dovrebbero essere tipiche di una propria soggettività e non di un genere sessuale o di una categoria sociale. La scuola è una risorsa fondamentale dove sviluppare la consapevolezza della identità di genere e dell’orientamento sessuale, favorendo una crescita serena, la stima in se stessi e il dialogo in un clima positivo e accogliente. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado hanno il dovere di attivare opportuni e significativi percorsi di sensibilizzazione, di informazione, di prevenzione e di contrasto a tutte le forme di discriminazione, hanno il dovere di rompere gli schemi tradizionali, gettare le basi per un’educazione alla diversità, alla tolleranza, contribuire a formare una sensibilità più moderna, promuovere valori più ricchi e molteplici.
Coerenza del progetto con la programmazione regionale e, eventualmente, locale. Il progetto è coerente con le politiche attuate dalla Regione sul tema della prevenzione della violenza contro i minori, della prevenzione al conflitto e alla differenza di genere oltre alla promozione delle pari opportunità.
Replicabilità del progetto. Ovunque sia presente territorialmente un centro antiviolenza è possibile impostare una collaborazione/formazione agli studenti/studentesse delle scuole di ogni ordine e grado utilizzando la metodologia sperimentata con questo progetto.
Sistema di monitoraggio e valutazione
a) Verrannno coinvolti i nidi e le scuole materne presenti nei Comuni di Ravenna e Cervia;
b) Verranno coinvolte le scuole primarie e secondarie di primo grado nei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi
c) Verranno coinvolti le scuole secondarie di secondo grado nei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi
d) sono stati coinvolti in qualità di partner i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi;
e) l’associazione fa parte di una rete consolidata composta da associazioni ed enti operanti nei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi
f) il progetto verrà pubblicizzato attraverso comunicati, articoli stampa, canali tv, canali social;
g) verrà creata una sezione nel sito web dell’associazione dedicata al progetto, ai contenuti e ai prodotti video
Attività di comunicazione. Tutte le attività realizzate con i ragazzi e le ragazze verranno pubblicizzate attraverso il sito web e i social media
Il progetto è gratuito per le scuole e interamente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dall’associazione Linea Rosa ODV
Referenti del progetto:
Monica Vodarich monicav@linearosa.it
Elena Balsamini elenab@linearosa.it