La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU), tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
Non si tratta di una data casuale, ma è stata scelta in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle dominicane Mirabal, avvenuto il 25 novembre del 1960, torturate e massacrate dagli agenti del Servizio di informazione militare del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, per il loro impegno nella lotta al regime.
Il 25 novembre segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” precedenti alla Giornata mondiale dei diritti umani, che ricorre il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la violenza contro le Donne è una violazione dei diritti umani.
Il nostro Centro Antiviolenza da anni è attivo nella celebrazione di questa Giornata con eventi volti alla sensibilizzazione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere, inseriti all’interno del programma della rassegna “Società Per Relazione” promossa dall’Assessorato alle Politiche e Culture di Genere del Comune di Ravenna.

25 Novembre negli anni

25 NOVEMBRE 2023

Sull’onda emotiva del femminicidio di Giulia Cecchettin, la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne 2023 è stata emozionante e partecipata.

Numerose le iniziative organizzate dal Centro Antiviolenza di Ravenna, Cervia e Russi nell’ambito della nona Rassegna Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Tra queste, particolarmente coinvolgente, la camminata “Uomini in scarpe rosse contro la violenza sulle donne”. Oltre 500 concittadini/e di tutte le età hanno marciato in un silenzio assordante, interrotto da cori e lunghi applausi, tra le vie della città per dire basta alla violenza di genere e alla cultura del patriarcato.

Nel pomeriggio dello stesso giorno è stato inaugurato un nuovo fiore in mosaico posto sul monumento  di piazzetta Serra, in ricordo delle donne ravennati vittime di femminicidio. Un giglio bianco che si è tristemente aggiunto agli altri 7. La commemorazione è stata accompagnata dalle letture di “Un faro nelle notti buie”, a cura del gruppo Una panchina per Elisa, costituitosi nel 2019 in ricordo di Elisa Bravi.

La sera del 24 novembre, al Mama’s club di Ravenna, è andato in scena lo spettacolo di letture e danza dal titolo Farfalle Bianche con i testi e la regia di Adriana Corbelli, l’incipit Sandra Melandri, le coreografie e le danze di Linda Compagnoni e Sara Plazzi, in collaborazione Matteo Tiozzo.

A Cervia, insieme allo sportello Sei Donna e grazie al contributo di Julian Fashion,  è stata allestita negli spazi della biblioteca comunale la mostra  itinerante “Com’eri vestita – What were you wearing”.

Alla sala Hof di Porto Fuori è stata riproposta la proiezione del video “Una sottile Linea Rosa” sulla storia dei primi trent’anni del nostro centro preceduta dalle Lettura di monologhi tratti da “Ferite a morte” di Serena Dandini a cura di Elisabetta Rivalta, Carmen Nardi e Enrica Gemignani. Infine a Russi, al Centro Sociale Porta Nova, è stato presentato il libro “Fuori dall’Incubo, violenza sulle donne: cinque storie autobiografiche”. Durante la presentazione Le Faville hanno letto alcuni brani tratti dal libro di Sandra Melandri.

25 NOVEMBRE 2022

In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne 2022, il Centro Antiviolenza Linea Rosa ODV e la compagnia di danza Shadre Dance Family hanno organizzato un emozionante spettacolo dal titolo “Dietro l’ombra – vivere ancora senza me”.

La performance è andata in scena in doppia replica nella giornata del 23 novembre, in un Teatro Alighieri gremito di giovani studenti e studentesse al mattino e di tantissimi cittadini e cittadine alla sera.

Partendo dalla storia di Ilenia Fabbri, nostra concittadina e vittima di femminicidio, la rappresentazione ha ripercorso, attraverso la danza, le vicende di una giovane coppia alle prese con il primo amore . Un amore che si tramuterà presto in un rapporto tossico e di violenza, un racconto immerso in un contesto sociale non solidale con la vittima che, piano piano, diventa l’ombra di se stessa.

A Sala Cavalcoli di Confcommercio Ravenna si è tenuto il seminario formativo sul tema degli “orfani di femminicidio” rivolto a tutti/e i/le componenti della rete di sostegno per le Donne e i/le minori vittime di violenza domestica. L’evento ha fornito agli operatori e alle operatrici del territorio una chiave di lettura del fenomeno e riflessioni sui possibili interventi.

Tutti gli eventi sono stati realizzati nell’ambito della Rassegna “Una società per relazioni – Strade alternative alla violenza”, promossa dall’Assessorato alle Politiche e Culture di Genere del Comune di Ravenna.

25 NOVEMBRE 2021: PRESENTAZIONE #OURSKIN

Nel 2021 siamo finalmente tornate in piazza – dopo la lunga pausa forzata – sostenute da tanti/e cittadini/e, presenti nonostante il maltempo. In un giorno tanto importante era quanto mai necessario mostrare solidarietà e sostegno alle donne in difficoltà e la città ha risposto alla nostra chiamata nonostante la pioggia.
Grazie alla collaborazione dei/lle ragazzi/e dei Licei Classico, Scientifico e Artistico e dell’Istituto Tecnico Commerciale abbiamo presentato l’anteprima del monumento “Our Skin” realizzata dal Collettivo Racconti Ravennati. Un mosaico di mosaici composto da 225 Coroncine che verrà installata all’interno del parco di prossima apertura Francesca Da Polenta.
I/le ragazzi/e delle scuole hanno portato il loro contributo in ricordo delle vittime di femminicidio e, in particolare,di Elisa Bravi, giovane mamma ravennate uccisa dal marito nel dicembre 2019.
Emozionante la performance “L’Amore non ha il mio volto” delle studentesse del Liceo Scientifico che, insieme alla prof.ssa Giovanna Lacedra, hanno voluto ricordare le donne vittime di femminicidio, coloro che “avevano il diritto di vivere ancora”.
L’artista e danzatrice Marinella Freschi, grazie alla sua performance coraggiosa ed emozionante ci ha voluto avvicinare alla sua idea di danzaterapia, un percorso di riscoperta di sé, di sviluppo della consapevolezza, un vero e proprio processo di liberazione e riappropriazione di sé.
In chiusura hanno preso il volo tantissimi palloncini biodegradabili colorando il cielo di rosa, come simbolo della lotta alla violenza di genere.

25 NOVEMBRE 2020: #LARETEPUÒ

Il videoprogetto #LARETEPUO è uno strumento semplice e diretto per dare voce a protagonisti e alle protagoniste della rete di sostegno, nel tentativo di rendere visibile l’intero sistema che supporta il lavoro quotidiano di Linea Rosa.
Ventidue professionisti e professioniste appartenenti a Istituzioni, forze dell’ordine, dirigenti e operatori dei servizi sociali e sanitari, associazioni, magistratura e avvocatura hanno lanciato un messaggio di incoraggiamento alle Donne, condividendo la propria quotidianità sul campo e all’interno del sistema di aiuto.
Grazie a #LARETEPUÒ abbiamo potuto ribadire a tutte le Donne che possono essere sostenute e accompagnate nel loro percorso di uscita dalla violenza con l’appoggio di una solida rete di sostegno.

25 NOVEMBRE 2019: COM'ERI VESTITA? - WHAT WERE YOU WEARING?

Nel 2019, nei giorni precedenti e successivi al 25 novembre, abbiamo organizzato una serie di attività di sensibilizzazione. Iniziammo con l’inaugurazione della mostra “Com’eri vestita”/“What Were You Wearing” all’interno di una delle sale d’aspetto della Stazione Ferroviaria di Ravenna.
L’idea espositiva, importata in Italia grazie all’Associazione Libere Sinergie di Milano e proposta per la prima volta in Romagna da noi, aveva preso ispirazione da un progetto di Jen Brockman, del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e da Mary A. Wyandt-Hiebert, del Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, che nella primavera del 2013 avevano proposto una mostra simile.
La mostra si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle Donne partendo da una domanda, purtroppo ancora ricorrente, volta ingiustamente a chi subisce molestie o violenza sessuale: “Com’eri vestita?”. È un quesito fazioso, che sottende ottusi stereotipi, gravemente ingiusti, motivo di ferite emotive e psicologiche per la Donna vittima di violenza, poiché presuppone l’idea che avrebbe potuto evitare lo stupro, se solo avesse indossato abiti diversi.
La mostra si propone di smantellare tale pregiudizio partendo dal racconto di storie di abusi poste accanto agli abiti in esposizione, che rappresentano in maniera fedele l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza.
Nello stesso anno, per sottolineare l’ingiustizia di tali stereotipi, tristemente avvalorata da pronunce giudiziarie, quali il n. 1636, la “sentenza dei jeans” del 1999, organizzammo anche due speciali performance in Piazza del Popolo insieme ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori. La prima eseguita dalla performer Marinella Freschi e la seconda dai ragazzi dell’Accademia del Musical. Il tutto seguito da un momento di confronto con le studentesse e gli studenti in sala preconsiliare.

25 NOVEMBRE 2018: #IOPOSSO

Nel 2018, in linea con l’idea di guerilla già adottata due anni prima, abbiamo letteralmente inondato Piazza del Popolo a Ravenna con una marea di scarpe rosse. Un gesto semplice quanto d’impatto, per ricordare e ricordarci tutte le vittime di femminicidio. 
Non solo, la lettura di alcuni brani tratti dal libro “II male facile: femminicidi quotidiani”, per voce dell’attore Alessandro Braga, e la partecipazione di uomini ravennati eterogenei per età, professione e impegno sociale ha contribuito a lanciare un messaggio forte affinché nessuno rimanga passivo rispetto al tema della violenza di genere. Una performance nata nell’ambito del progetto del fotografo ravennate Giampiero Corelli “Dante esule” sul tema del femminicidio.

23 - 29 NOVEMBRE 2017: UN PONTE PER NON CADERE

Nel 2017, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, abbiamo organizzato per l’intera settimana dal 23 al 29 novembre un’installazione speciale in Piazza del Popolo fruibile da tutta la cittadinanza
Con l’aiuto dei ragazzi del Liceo Artistico Pier Luigi Nervi di Ravenna e con la collaborazione di Andrea Bernabini, abbiamo presentato un “percorso esperienziale” attraverso il quale mettere in connessione emotività e vissuto, così da consentire al partecipante di “superare il ponte” e provare a mettersi nei panni di una Donna maltrattata.

25 NOVEMBRE 2016: GHOST WOMEN. DONNE FANTASMA. DONNE

Senza volto, umane, fragili come fossero donne di carta. È proprio da questa l’idea che il 25 novembre 2016 ci ha portato ad intraprendere un vero e proprio progetto di Guerrilla Marketing ed installare, in ogni angolo della città di Ravenna, 500 sagome di donne stilizzate, realizzate in cartone e in pvc caratterizzate dallo slogan #IOPOSSO. Cinquecento sagome come la media delle Donne che ogni anno si rivolgono al nostro Centro di prima accoglienza. Un modo diretto e d’impatto per mettere i cittadini di fronte all’evidenza di una tematica attuale, ma mai abbastanza discussa. 
È difficile immaginare la propria vicina di casa, la compagna di banco o la commessa del negozio preferito mentre subisce una violenza di qualsiasi genere. Attraverso questo progetto, abbiamo voluto concedere uno spazio materiale a queste donne invisibili, insinuando nello spettatore curiosità e attenzione. L’hashtag #IOPOSSO è inoltre rappresentativo del messaggio che volevamo trasmettere e che sempre sottolineiamo, ovvero che uscire dalla violenza si può.